Gli Hunger Games secondo Finnick: l’arena

La piastra sotto i miei piedi si alza, mi guardo intorno e… non ci posso credere, l’ odore di mare, l’ odore di casa mia mi assalisce. Tutto intorno a me c’ è il blu più totale. Poi scorgo una fitta giungla in lontananza che circonda questo lago salato. Gli altri sono ancora lì impauriti.
Un piano mi balena in mente: lì ci sono molte armi, ho già intravisto un paio di tridenti, due archi, e un sacco di coltelli, mi tuffo appena il gong suona e uccido tutti prima che raggiungano la cornucopia. Ma poi il riflesso della luce fortissima del sole, sul bracciale d’ oro che mi ha dato Haymich, mi fa girare verso Katniss, che sembrava abbastanza sicura, ormai un suo marchio di fabbrica, ma si capisce che è spaesata in questo blu, poi il suo fidanzatino: Peeta, che come l’ anno scorso non nasconde niente, e sembra che abbia visto la morte in persona. E poi Mags che sa perfettamente cosa fare, aspettare che la venga a prendere. Ora basta pensare: il gong suona. Mi tuffo, ma la tuta mi ostacola, fa come da salvagente, e non riesco a nuotare al meglio, e quando arrivo all’ isolotto della cornucopia, c’ è già Katniss con l’ arco in mano che mi mira, poi vedo, un pazzoide del 5 che la sta per assalire , prendo un tridente e lo scaglio fortissimo di poco sopra la tesa di Katniss e becco in pieno collo il morfinomane. Lei si prende un colpo, ma poi torno sotto tiro. Le faccio vedere il bracciale, e lei tira giù l’ arco sorpresa:
“Tu?”
“Sì dolcezza, non credo che sarebbe utile ammazzare un tuo alleato, tu cosa dici?” mi diverte ancora usare il termine di Haymich per lei.
È un po’ seccata, si vede, ma comincia a cercare nella cornucopia in cerca di qualcosa di utile, mentre io stacco il tridente dal collo del morfinomane e prendo un bel po’ di coltelli, tre tridenti appuntiti e una rete da pesca, poi mi chiede:
“Peeta?”
“ Te lo prendo io, tu intanto prendi su un bel po’ di roba, ok?”
“ Ok”, intanto spara una freccia verso Brutus che si stava avvicinando.
Mi rituffo e prendo su Peeta , al quale è bastato un piccolo scorcio di fiamme sul mio polso per saltarmi sopra.
“ Prendi tu questa roba ok?”
gli mollo in mano quasi tutte le mie armi, a parte due tridenti e mi dirigo verso Mags che mi si aggrappa subito. Poi a rana mi dirigo verso la spiaggia, dove ho intravisto Katniss.
Scarico Peeta e Mags. Ci addentriamo nella giungla. Katniss fa fuori due o tre topi belli grossi e grassocci. Che per adesso non ci arrischiamo a cuocere, perché il fumo sarebbe come un richiamo per Brutus, Enobaria e i loro amici. Dopo un po’ il verde lascia il posto ad una collinetta della quale non si vede il fondo. Peeta incuriosito, si avvicina alla cima. Katniss sembra nervosa. Poi un lampo di luce viene dalla collinetta e Peeta vola giù.
“ il capo di forza!” grida Katniss
“Cosa?” rimango allibito
“Riesco a sentire il rumore del campo di forza , con l’ orecchio rifatto”
La storia non mi quadra, ma non si sa mai che stia bluffando, magari lo riesce a localizzare in altri modi. Mi scappa un sorrisino, che colpisce Katniss.