BFF: sms e tante risate.

È scontato che, se chiedi ad un adulto quale sia la cosa più importante del mondo otterrai come risposta le frasi più svariate:

* La pace nel mondo

* I miei figli e la mia famiglia

* La mia auto

* I miei soldi

* La politica

* La mia squadra del cuore (a questo proposito, non offendetevi se a questo commento aggiungono anche “non rompere le scatole perché sto guardando la partitona alla tele”).

Bè, lasciate stare e cercate la morale della fiaba da soli, meglio se dando retta solo a voi stessi. Ma fate molta attenzione, perché potreste entrare in tremendi e laceranti conflitti: “Senz’altro è la TV, però ci sono anche il cioccolato e la pasta al sugo della nonna. Il cellulare e la play-station sono irrinunciabili, come il mio pallone nuovo e il libro che mi piace tanto. Oh, e ho anche dimenticato il mio amato gatto! Ma che idiota: c’è anche la mi squadra del cuore e la maglia autografata dal mio giocatore preferito! Magari anche io voglio la pace nel mondo … Oddio, che casino!!!!!!!”

In quel mentre, il cellulare squilla con quell’odiosa e assurda suoneria delle trombette che hai impostato in un momento di euforia quando ti hanno regalato il telefono: -Visualizza un nuovo messaggio-; nello stesso istante in cui compare il testo, la tua mente sfoglia la rubrica in cerca del possibile mittente.

“Ciao bellissima, cm va?” seguito da una sfilza di cuoricini (<3) lunga come la A22.

Il tuo spasimante? Ma no … una delle tue BFF. Le labbra si incurvano in un sorriso ed ecco che ti ritrovi a darti dell’idiota per non averci pensato prima: le BFF! Ecco la risposta alla famosa domanda.

Teoricamente BFF è una sigla americana che sta per Best Friends Forever.

Non esiste un vero metodo per determinare chi sono le tue BFF; spesso la prima persona che ti passa davanti e ti fa scoppiare a ridere (per un atteggiamento, per una smorfia, per una frase buffa) apparentemente senza motivo è qualcuno che ha quel tocco in più degli altri. Come quando senti il tuo cantante preferito alla radio: la sua voce a un tocco particolare che ti fa battere il piede a tempo, canticchiare le note e arrivare alla fine della canzone …..

Ovviamente il motivo di questa allegria improvvisa lo scoprirai più avanti.

La sis$y e la mia tweensy sono così. E voi penserete: e chi sono?

LA sis$y (con l’articolo davanti, non è un errore) l’ho conosciuta 5 anni fa, al mio primissimo allenamento di pallavolo, che emozione! La sua codina di cavallo nera e gli occhietti vispi mi ricordavano un dolce cricetino … tutto pepe! Abbiamo fatto un paio di esercizi a coppie le prime volte e poi GUAI A CHI CI SEPARAVA! Non una discussione, non un litigio, non una di quelle frasi tipo “Non ti parlerò mai più”.

E che ne dicano tutti, la nostra amicizia non è affatto meno forte delle altre. Alla faccia di chi sostiene che per essere migliori amiche bisogna litigare ogni 2×3.

Io e lei ci capiamo al volo o meglio alla Pallavolo (battutina scrausa, non fa ridere …). È una ragazzina a dir poco estroversa e la cosa che più mi piace e più mi fa incavolare del suo carattere è che fa amicizia con tutti: certo ha un cuore d’oro, ma lei è la MIA BFF e io sono gelosissssssssssssssssssssssssssssssssima!

La tweensy (nome d’arte di Alessia Girotto) è la mia gemellina. WOW, tu hai una gemella?! Dunque, no. È una storia iniziata l’anno scorso a pallavolo: le mie compagne scherzavano sul fatto che avessimo lo stesso nome, lo stesso colore di capelli e di occhi e quasi la stessa statura (ma io sono più alta, ihihihihihihihih).

La coppia sorelle Allesiamesi è nata come un gioco, ma adesso tutti ci chiamano tweensy (lei) e gemy (la sottoscritta), Alle e Alle era davvero una cosa scema …

Ma nella mi squadra di Alessie ce ne sono quattro: io, tweensy, Alessia e Alessia.

Non è una presa in giro: la nostra allenatrice sta impazzendo per trovarci dei soprannomi … le ultime due sono ragazze nuove, che si sono trasferite qui da Rovereto causa forza maggiore. E non ho dubbi nell’affermare che sono una l’opposto dell’altra: silenziosa e chiacchierina, bionda e mora (con tanto di ciuffo rosso acceso), timida ed estroversa, attacante e ricevitrice; l’unica cosa che hanno in comune è il colore degli occhi: è grigio! È un bel colore esotico, un po’ inquietante ma bello. Noi le chiamiamo Alessia Di Pasqua, Capitano o Schettino / Schetti (dato che la nostra squadra stava affondando in questo campionato, la nostra allenatrice ha voluto essere sarcastica …. Ma ad Alessia fa schifo come soprannome quindi almeno noi la smettiamo in fretta). L’altra invece ci da meno problemi con i nomi: Dalcer e basta.

Nella mia squadra ci sono molte altre persone: Alice che ha sempre male alla caviglia, Rebecca e Sofy sono quelle che hanno o troppa smania di giocare o il terrore di farlo, ma in entrambi i casi non succede mai … Gaia e Floriana, dunque: una mi spacca gli occhiali e l’altra si scusa al posto suo. Dunya non mi parla mai, ma creo che sappia che esisto, quindi no problem. Conclude Valentina: lei è un topolino velenoso, ha da ridire s tutti e con tutti.

Ovviamente se tutte queste persone fossero le mie BFF, potrei invadere la Svezia stanotte, non trovate? Quindi occorre essere selettivi in queste cose: sis$y e tweensy, punto.

Le BFF scolastiche sono quelle che conosci meglio per non dire troppo: Maddy e Micky le ho incontrate alle elementari: sembravano davvero sorelle, gli stessi occhi e i capelli scurissimi, e nulla è cambiato. Io e Micky in quarta non ci potevamo proprio vedere senza scannarci. Due bombe che esplodono insieme? No, peggio … Però adesso siamo diventate socie efficienti nel creare danni di proporzioni mondiali! Maddy invece mi tortura con i suoi discorsi su maschi, sui vestiti e sul suo Ex, sperando che la finisca dal momento che si sono lasciati (non voglio scatenare una reazione esagerata, quindi gioite o disperatevi interiormente). Però quando si applica un po’ sa essere una dolce principessina permalosa e vanitosa. Lara è l’ultima della lista: io e lei ci “sopportiamo” dalla materna e siamo diventate inseparabili. Le nostre ultime liti? Quarta elementare anche quelle. Siamo entrambe un po’ più bambine degli altri e ci divertiamo un sacco a fare cose da secchione come andare in biblioteca insieme o leggere un libro a due voci. E credo che il nostro rapporto si basi proprio sul libri, sull’andare al cinema per fare una scorpacciata di m&m’s e sul ringhiarci contro. Siamo entrambe iperprotettive nei confronti dell’altra: se uno di quei somari delle nostre classi prendono in giro o me o lei, l’altra è sempre lieta di spaccargli la faccia o di dargli un calcio negli stinchi.

Per non parlare dei ragazzi … abbiamo accordato che se mai ci fidanzeremo e i nostri morosi ci lasceranno o ci faranno soffrire, gli faremo fare una brutta, bruttissima fine ….

Tornando a noi, come comunicano fra loro le BFF? Con SMS fitti di simboli, emoctions e abbreviazioni intraducibili. Una volta ho letto ad alta voce un messaggino che sis$y mi aveva mandato e mia madre ha detto: “Come? Ripeti, scusa?” come se avessi parlato in sanscrito. Anche le sigle sono un ottimo modo per comunicare (non è detto che l’altra capisca però …): se scrivi ad una persona t.v.u.u.d.b.x.u.m.è.t.p. quella capisce “ti voglio un universo di bene perché un mondo è troppo piccolo” oppure ancora t.v.u.m.d.b.c.u.i.x.n.f.a equivale a “ti voglio un mare di bene con un’isoletta per non farti annegare”. Quasi sempre vanno tradotte.

Ma indipendentemente da ciò che si scrivono, è certo che le ragazze passano sere intere a usare i 100 sms settimanali del contratto telefonico con le amiche.

E i maschi invece? Loro si passano il pallone da calcio o da basket o.. i bigliettini durante le verifiche! Se sei un ragazzo puoi sempre contare sull’amicone di vecchia data che ti suggerisce le risposte, rischiando di andare dal preside per coprire il fatto che non hai studiato. Ma anche le ragazze “coprono” un difetto dell’altra: sono pronte in ogni situazione a trovare un modo per convincere la madre scettica dell’amica a farla uscire di casa il sabato o trovano tutti i modi possibili per far sembrare un brutto voto una sciocchezza.

Credo personalmente che sia un legame che va un po’ oltre quello degli adulti con le loro “cose più importanti”: perché non messaggi con i soldi, non puoi dire di aver sostenuto Balotelli o Boateng durante un test in classe. Fra BFF, non importa se maschi o femmine, ci si scambiano frasi che danno dieci a zero a tutte quelle che i grandi usano come risposta alla famosa domanda “Per te cosa conta di più?”.

Sono sicura, e ci tengo a dirlo a tutti gli adulti, che tutte le frasi che voi ci buttate lì così, senza nemmeno ascoltarci solo per non fare scena muta, come i prof. ci sbattono sul banco un compito andato male, non le sentiremo da un migliore amico o amica, ma forse è meglio perché loro ci stanno a sentire con interesse e per quanto possano essere sdolcinate le cose che ci diciamo, per lo meno sono sincere.

Agli adolescenti invece vorrei dire che non dobbiamo prenderla male se gli adulti ci rispondono con frasi che troveremmo identiche sul un sito per genitori depressi … penso che loro vorrebbero avere un rapporto di fiducia come quelli che noi abbiamo con i nostri amici, ma è anche vero che fra i mille pensieri che hanno loro non c’è quello di stare a sentire ogni singola idea dei figli.

E se adesso non avete ancora risposto alla famosa domanda dell’inizio del testo, lasciate perdere gli adulti perché sono un caso perso e chiedete al/alla vostro/a BFF e se non ne avete … diventate EMO perché la vostra vita è vuota e priva di senso!

P.S.: questo pezzo è dedicato a tutte le mie amiche, per ringraziarle per le serate in pizzeria, per le partite, per i film insieme al cinema e per i giri in piazza e per non avermi mai tagliato fuori anche se a volte me lo meritavo … mi dispiace per i segreti non mantenuti, per l’egoismo di volervi solo per me. T.v.u.m.d.b, ragazze <3.