Spaventapasseri viventi – Piccoli grandi brividi
Ciao cari ragazzi e cara prof,
oggi vi volevo parlare di un libro abbastanza “pauroso”: “SPAVENTAPASSERI VIVENTI”, un libro della serie Piccoli brividi che in realtà sarebbero “grandi brividi”.
L’autore di questo bellissimo libro è R. L. STINE, uno scrittore statunitense che scrive libri per ragazzi, specialmente gialli e horror. Questo libro parla di un gruppo di ragazzi che vede degli spaventapasseri viventi e questi si schierano in una linea d’attacco con le bocce dipinte che sogghignano.
Questo tipo di libro mi piace molto perché gli horror mi lasciano sempre sulle spine tra misteri e delitti. Mi ha appassionato così tanto che l’ho letto in un giorno. Devo dire che questo autore sa benissimo cogliere le paure che vivono dentro gli uomini e descriverle quasi in modo reale.
Anche le copertine di questa serie di libri ti mettono paura solo a vederle grazie alle immagini mostruose che ti accennano già il contenuto del libro. Una cosa che ho notato nel libro è che nei momenti di paura l’autore usa frasi brevissime, anche solo di due parole.
Come lettore, anche se non sono molto appassionato, tendo a leggere solo le parti che mi interessano, e le parti più “noiose” di solito le salto sempre. Quando leggo, un capitolo o qualche pagina, la volta dopo rileggo sempre qualche parte della parte precedente per ricordarmi meglio di cosa stava precedentemente parlando il libro. Io di solito quando devo scegliere un libro tendo a prendere quelli più corti, ma spesso mi sbaglio e mi annoio sempre quando li leggo, invece quelli lunghi, le poche volte che li leggo sono sempre i più belli…
Ciao ciao ciao ciao ciao ciao dal vostro Edo
giacomom95
28 Novembre 2008 - 17:59 ·ciao eddy ,
mi è piaciuto
la tua lettera dove racconti il libro “spaventapasseri” viventi perchè credo che hai seguito le direttive della prof. , cercando di scrivere le tue opinioni senza comunque tralasciare la trama del racconto. Hai anche spiegato molto brevemente ma anche in modo efficace il tuo metodo di lettura e credo che se ci avessi lavorato un po di più avresti ottenuto risult molto più alti . Perchè non ti piacciono i racconti horror ? Cosa cambierestidel libro?
un saluto , giacomo
edoardon95
29 Novembre 2008 - 19:51 ·ciao..giaki
Ora rispondo alla tua domanda “perchè non ti piacciono i racconti horror” che per me ti sei sbagliato a scrivere “non”, infatti io nella lettera ho scritto che !!mi!! piacciono.
A me piacciono i racconti horror perchè ti fanno rabbrividire( a me piace molto) e ti lasciano anche -sulle spine- perchè tu sei sempre ansioso di sapere il continuo o il finale della vicenda.
IO del libro non cambierei proprio niente, perchè per me un libro è sempre bello e non cambierei mai niente
A presto mt
ciauz
Jenny Poletti
30 Novembre 2008 - 21:37 ·Caro Edoardo,
in effetti credo sia più difficile scrivere un bel libro breve! Non è facile appassionare il lettore alla vicenda, farlo affezionare ai personaggi in poche pagine. Sono contenta che tu abbia capito che non ci si deve far troppo spaventare dal volume di un libro: alcuni lettori si scoraggiano subito e si perdono così dei capolavori.
Quindi deduco che il tuo prossimo romanzo sarà un tomo di almeno 1500 pagine, vero? 🙂
Buona serata,
la prof.