Le cronache di Narnia-capolavoro del fantasy

Cari compagni e compagne,

il libro che sto leggendo si chiama “Il viaggio del veliero” e fa parte dell’appassionante raccolta de “Le cronache di Narnia”. Quello che sto leggendo è il quinto libro della raccolta, in tutto ce ne sono sette.Visto che ho appena inizio a leggerlo non ho ancora abbastanza cose da descrivervi. Potrei dirvi che per ora mi sembra abbastanza bello ma i miei commenti si fermerebbero qui. E poi visto che la vicenda è piuttosto articolata e non capireste nulla, non avendo letto questo romanzo dall’inizio, è meglio che vi descriva le mie impressioni generali.

Narnia è un mondo parallelo al nostro che si può raggiungere attraverso varchi nascosti. I primi a scoprire questo mondo sono quattro fratelli, Peter, Susan, Edmund e Lucy. Narnia è abitata da uno spirito con le sembianze di un maestoso leone, figlio del Re d’Oltremare, Aslan. È impossibile provare rabbia o rancore in sua presenza. Nel libro ricopre un ruolo fondamentale poiché è presente in tutti e sette i volumi. Di solito è una personaggio buono e positivo, ma non bisogna farlo arrabbiare. Io come lettrice ho sempre un po’ di paura di quello che può fare, quando appare. Mi incute un senso di timore ma allo stesso tempo di sicurezza.

I quattro ragazzi vivono indimenticabili avventure a Narnia. Questo regno è popolato da creature fantastiche come fauni, driadi, animali parlanti, centauri e alberi parlanti. Il momento peggiore secondo me è quando Aslan comunica ai quattro fratelli che non potranno mai più tornare a Narnia perché ormai sono troppo grandi. Da quel momento il libro mi è sembrato più vuoto e visto che mi ero immedesimata nella storia come la quinta sorella dei quattro ragazzi, ho sentito una parte di me svanire e lasciarsi dietro un vuoto. Ricordi scomparire come un castello di sabbia sotto il battere delle onde.

E ora leggendo il libro e pensando che a prendere il posto dei quattro fratelli c’è un grasso ragazzo viziato e insopportabile, che non si rende conto della fortuna che ha di stare a Narnia, mi viene da piangere. E rimpiango quei momenti in cui volevo solo andare avanti per finire di leggerlo.

Ora se potessi tornerei indietro a quando il Re Supremo Peter, la regina del corno Susan, il re Edmund e la regina Lucy governavano su Narnia. Vorrei tornare a quelli che vennero chiamati gli Anni d’Oro di Narnia. Quelli che ogni narniano ricorda con malinconia ora che i veri re di Narnia se ne sono andati definitivamente.

Infine vi consiglio questo libro perché… basta dire che se non ci fosse bisognerebbe scriverlo.

Una cosa che mi ha colpito moltissimo è il modo in cui Lewis, lo scrittore di questo libro, collega i sette volumi. Magari in un volume da’ dei particolari che ti sembrano ininfluenti, poi nel volume successivo capisci a cosa serviva e ti viene da dire: “…ah ecco!”.

Mentre leggevo questo libro mi è capitato di dovermi fermare più volte per riflettere sella genialità con cui Lewis ha scritto questo romanzo, che sembra un po’ lungo ma non lo è. Ogni cosa che ha scritto serve a far capire al lettore qualcosa dello stesso volume o di un altro.

Ogni frase o parola non è messa lì a caso. È una cosa cui ancora stento a credere.

Ciò che mi stupisce di più è pensare che dietro un libro del genere, un capolavoro del fantasy, ci deve essere uno studio lungo ed approfondito. Inoltre non oso immaginare a come sia venuta in mente a Lewis una storia così articolata e complessa, come sia riuscito a prolungarla così tanto. O anche come sia riuscito a creare dei collegamenti così semplicemente geniali. Insomma è un libro che oltre ad essere avvincente porta anche a delle riflessioni.

Come sostiene Giorgia, che sta a sua volta leggendo questo romanzo, è meglio trovare tutti i volumi separati anche se credo che sia impossibile. Comunque anche tutti insieme non fanno poi tanta paura. Il più è avare il coraggio di iniziare, poi vi assicuro che la storia vi catturerà così tanto che non ci farete neanche più caso, anzi una volta finito vorrete leggerlo di nuovo.

A questo punto la scelta è vostra.

Se ci tenete a leggerlo potete chiedere a me.

Una volta finito sarò contenta di prestarvelo.

Baci.

Michi