Ho un castello nel cuore

Cari compagni/e ,

volevo parlarvi del libro che sto leggendo: “Ho un castello nel cuore”. Esso è stato scritto da Dodie Smith e ho scoperto che è la stessa autrice de “La carica dei centouno”, il libro da cui è stato tratto il famoso film della Disney. Altri compagni (soprattutto compagne) ne hanno già parlato un paio di volte sul blog e devo ringraziarli per il suggerimento che mi hanno dato: il romanzo è davvero bellissimo e avvincente.

Esso narra le vicende di una famigliola inglese che è sul lastrico da anni. Questa è composta da due ragazze, un fratello, un padre con la matrigna e dal figlio della defunta governante. Le prime si chiamano Cassandra e Rose, una è la narratrice della vicenda e l’altra è una ventiduenne fortemente convinta di voler sposare un uomo ricco. Poi c’è Thomas, il fratello minore che studia e dorme tutto il giorno. Il padre è un famoso scrittore in crisi di ispirazione, che non parla mai né con le figlie né con la moglie Topaz, matrigna gentile delle ragazze ed ex modella di nudo. Infine c’è Sthephen che vive fin da piccolo con quella strana famiglia senza aver alcun legame con essa ed è pazzamente innamorato di Cassandra.

Tutto sembra continuare così, senza nessun cambiamento, fino a quando arrivano i proprietari americani del castello e di una villa lì nei pressi. Da quel momento inizia una serie di avventure ricche di amori veri e falsi, emozioni non ragionevoli, sogni impossibili e caratterizzate da una serie di stupidi atteggiamenti o da situazioni imbarazzanti.

Ho notato la capacità dell’autrice di descrivere le situazioni e i luoghi con estrema precisione fino a trasportare il lettore direttamente nell’ambiente della campagna inglese di maggio. Riesce anche a creare delle situazioni comiche, allegre e spensierate o, viceversa, tristi e dense di preoccupazioni. Non ho ancora finito di leggere il libro, infatti sono a metà. Per il momento mi ha molto coinvolto, per questo lo consiglio soprattutto a chi cerca emozioni e a chi non si fa problemi a leggere dei libri lunghi.

Tanti saluti a tutti, MONICA