Bar Sport: parte seconda
Ciao ragazzi!
Sono di nuovo qui per raccontarvi ancora le bizzarre vicende che si svolgono nel bar più divertente del mondo: il Bar Sport di Stefano Benni diventato ormai uno dei grandi libri comici d’Italia.
Vorrei raccontarvi della mitica insegna che il barista Onassis comprò nel lontano 1965. In questo caso non è l’insegna la cosa divertente ma il tecnico che la montò: il figlio del vero tecnico si chiamava Sugherone chiamato così per la composizione della sua testa e per via del suo peso; quando Sugherone cominciò a montare l’insegna e quando finì di montare “BAR SPORT” il semaforo saltò in aria e la macchina del caffè cominciò a lampeggiare verde, riprovò a rimontare la scritta ma scrisse “BAR SPOKRT” e subito tutti i televisori del palazzo cominciarono a riempirsi di bolle azzurre e lo schermo era criptato.
Oppure ascoltate le divertenti storie sullo sport dei vecchietti rompiscatole del Bar: come quella dei due corridori di bicicletta capaci di andare in sella alle loro bici su delle pareti perpendicolari e come peluche hanno orsi di pezza alti 2 metri; visitate poi il cinema Sagittario dove i Topi Tiratori strane unioni tra un riccio e una lepre che cercano di uccidere l’uomo dei gelati e i signori pelati o qualunque persona gli capiti a tiro con piombini da pescatore, pinoli e ceci mummificati e fagioli al sugo; quando vedrete l’uomo dei gelati non spaventatevi, si veste da tedesco per difendersi dai terribili colpi del Topo Killer e se lo sentite gridare “Dio Faust” tranquilli ha appena bestemmiato in tedesco ( NOTA: ogni vittima del roditore killer bestemmia).
Ma la cosa che dovete in assoluto evitare è… la Galleria; è abitata da spiriti maligni e si è costretti ad entrarvi con l’ombrello per via dei numerosi sputi che cadono dall’alto, ma non solo, è circondata da una nuvola spessa di fumo e vi consiglio di entrarvi soltanto con pistola e coltello.
Le vostre ultime preoccupazioni devono essere i gruppi di vecchietti seduti nella prima fila vicino all’entrata: se non andate loro a genio rischierete di essere abbattuti in un fuoco incrociato con dei gavettoni di lesso, con dentro la gallina…viva! e di accasciarvi al suolo asfissiati dall’odore del lesso e dalla potenza dei colpi (NOTA: i vecchietti sono ex-tiratori scelti della II Guerra Mondiale!
Ciao!
Jenny Poletti
5 Gennaio 2009 - 13:47 ·Caro Marco,
grazie per averci trasportato nell’universo divertentissimo e un po’ pazzo di Stefano Benni e grazie per esserti lasciato ghermire dalla lettura. Se vuoi cavalcare l’onda benniana, dimmi e sarò felice di consigliarti e prestarti il prossimo romanzo.
Buona Befana!
La prof.