capitolo 5 – Uno strano incontro

Il freddo vento del nord soffiava, per la strada di ciottoli che costeggiava il fiume Gladz che con la sua corrente tumultuosa e gelida sfociava nel lago Ankar. L’ acqua era di un azzurro zaffiro che rifletteva la sagoma dorata di Friest. Il quale si divertiva a fare fiammelle di ogni forma e dimensione dimostrando la sua bravura ai tre giovani. Il sole stava tramontando, tingendo il cielo di rosa e di varie sfumature del rosso, quando Alexandra chiese indicando la fiammella di Friest:
“Chi è quello lì?”
Atun guardò l’ immagine e sperò che quello che aveva visto non era lui con tanto di squame, ali, artigli e coda luminescenti. Aspettò un’ attimo e poi:
“Ah, non te l’ avevo detto? Beh io …”
“Si trasforma in un semi- drago con squame, coda, ali da drago e corpo da umano” tagliò corto Friest.
Alexandra rimase allibita
“Cosa? È fantastico!”
Questa volta fu lui a rimanere di sasso.
“Davvero? Pensavo fossi scappata via. Comunque se ti fa piacere posso farti fare un volo“
“Sarebbe bellissimo, ho sempre sognato di volare. Ma sei sicuro di riuscire a sostenere il mio peso insieme al tuo?”
“Beh, proviamoci”
Disse Atun iniziando la metamorfosi, quando essa finì Atun iniziò a volare a bassa quota provando le ali, quando Alexandra chiese:
“ Hai già volato prima d’ ora vero?”
Ehm no, comunque voglio provarci sono un quasi – drago, come ha detto Friest”
“Semi-drago beota! “ ruggì il compagno da dentro il loro corpo
“Va bene semi- drago, comunque ho le ali e se ho le ali riesco a volare!”
Detto questo cinse la vita di Alexandra con le sue braccia squamose, spiegò le ali lucenti al sole, prese una spinta e le sue ali iniziarono a sbattere fortissimo, chiudendo gli occhi iniziò a prendere quota e si sollevò da terra di una decina di metri, prese stabilità, ma il vento gelido indeboliva le sue ali inesperte.
“Non ce la facc …” cominciò a dire il ragazzo quando iniziò a cadere nelle gelide acque del Gladz e una moltitudine di pesci che evidentemente stavano scappando da qualcosa gli vennero incontro disorientati .guardò meglio e allora capì da cosa stavano scappando. Un uomo con pinne e denti da squalo nuotava come un fulmine verso il lago. Atun preso dal panico nuotò tenendo stretta Alexandra fino alla riva.