Margaret Livingston

C’era una volta una ragazza di nome Margaret Livingston. Abitava in Inghilterra ed era la nipote del principe. Aveva nove anni, non andava in una scuola pubblica perché odiava frequentare gente più povera di lei. Perciò faceva lezione direttamente a casa sua con un insegnante che lavorava solo per lei, per tre ore al giorno.

La madre di Margaret non aveva mai tempo per la figlia, era troppo impegnata a fare shopping. Il padre di Margaret faceva molti viaggi e non era quasi mai a casa. Margaret non aveva molti amici, anzi ne aveva solo due: Genoveffa e Anastasia. Stava spesso insieme a loro. Genoveffa voleva sempre aver ragione mentre Anastasia voleva essere sempre perfetta. Un giorno Margaret, Genoveffa e Anastasia andarono in un centro commerciale e fecero shopping per due intere ore! Quando arrivarono alla cassa, videro davanti a loro un ragazzo; era bellissimo. Di fronte a lui ebbero molta vergogna, tremavano ed erano diventate tutte rosse. La più calma era Genoveffa.

Anastasia le chiese: ”Perchè sei così calma ?” Genoveffa le disse: ”Sono così calma perchè di sicuro gli piaccio.” Ne era convinta, anzi convintissima. Erano le 19.00 passate e andarono ognuna alla propria casa. Quando Margaret entrò vide sue padre che era stato lontano. Gli corse incontro e gli diede un abbraccio fortissimo, ma quando seppe che il padre era venuto solo per prendere le valigie per partire di nuovo scappò in camera sua. Piangeva tantissimo, era molto dispiaciuta. Quando suo padre entrò in camera lei gli disse : ”Pensavo che almeno stavolta saremmo stati insieme per molto tempo”.

Il padre le rispose: ”Lo so tesoro, ma il mio lavoro è impegnativo e se farò questo viaggio, potrebbe essere l’ultimo.”

Margaret fraintese le parole del padre. Dopo circa due ore salutò il padre che le disse:”Mi raccomando, ora sei tu il capo in casa.”

Passarono i giorni. Margaret aspettava ansiosa l’arrivo del padre ma inaspettatamente arrivò invece una telefonata.” Pronto” disse Margaret. ”Buongiorno, lei è la signorina Livingston ?”. Lei rispose: ”Sì, e lei chi è?”.” Sono il sig. Morris, volevo avvertirla della morte del signor Livingston deceduto a causa di un tumore, i funerali ci saranno tra due giorni”.

Margaret rimase sconvolta, non ci poteva credere.

”Chi era al telefono? La mia estetista ?” disse la madre.

Margaret piangendo e singhiozzando disse : E’…è mor… è morto papà”. ”Cosa ? Ma che stai dicendo? Smettila e vai subito in camera tua!”.

Quando Margaret andò in camera sua, la madre chiamò Sophia, la sorella del padre. ”Ciao Sophia, sono Elisabeth, la madre di Margaret.”

”Sophia disse: ”Ah ciao, allora venite ai funerali di tuo marito?”

La madre di Margaret riattaccò il telefono. Era sconvolta e andò in camera di Margaret: ”Scusami se prima non ti ho creduto”.

”Come faremo senza di lui?” disse Margaret.

Mezz’ora dopo bussarono alla porta, era una signora vestita tutta di rosso.

”Buongiorno, sono la tata Ashley. Sono stata mandata dal signore Thomas Livingston quando partì per il suo ultimo viaggio perchè diceva che con me non avreste sentito la sua mancanza”.

La madre di Margaret rispose: ”Piacere, Elisabeth, si accomodi pure”.

Per Elisabeth e Margaret cominciò una nuova vita con la tata Ashley.

Da quando era morto suo padre Thomas, Margaret non parlava più con nessuno.

Passarono due mesi.

Margaret ancora non parlava, così la tata Ashley discutendo in privato con la madre propose: ”Senti Elisabeth, posso portare Margaret per due, tre giorni nella mia villa, non molto lontana da qui? Cercherò di farla un po’ distrarre e farla divertire così ricomincerà a parlare e si sfogherà con me o con te su quello che ha dentro dalla morte del padre, va bene ?”

La madre di Margaret disse: ”Ok, ma non penso che riuscirà a farla parlare”.

Margaret preparò le valigie per andare in quella villa.

Quando arrivarono, tata Ashley chiese: ”Allora, che te ne pare?”

E Margaret non rispose. Quella villa era bellissima, aveva anche la piscina, ma Margaret non parlava, non diceva nulla. Tata Ashley il secondo giorno fece finta di uscire lasciando tutta la casa sporca e una scopa, una scopa magica.

Margaret, quando Ashley se ne andò, cominciò a pulire la casa e prese la scopa, senza sapere che fosse magica. Quando cominciò a pulire vide una cosa strana apparire davanti a lei.

Vide suo padre.

Il padre le disse: ”Ciao, tesoro mio, mi mancate tantissimo sia tu che la mamma, ma non posso tornare con voi perciò ti do questo medaglione che era mio così ti sembrerà di stare sempre insieme a me. Ora ti saluto tesoro, ma ricordati di pensarmi sempre.”

Margaret era felicissima, piangeva dalla felicità. Quando tata Ashley entrò in casa disse: ”Cos’è successo? Ho sentito delle voci.”

Margaret disse: ”Era papà, il mio bellissimo papà.”

Tata Ashely si accorse che aveva risolto il problema, quindi la riportò a casa da sua madre. La madre ringraziò di tutto la tata perchè ora che il problema era risoltoera venuto il momento di andare via. ”Ciao tata Ashley, mi raccomando stacci bene!” dissero Elisabeth e Margaret. Per Margaret aver rivisto il padre anche una sola volta e per poco tempo significava tanto. Da quando era morto non aveva fatto altro che sognarlo.

Margaret, grazie all’apparizione del padre riuscì a ricominciare la sua vita di prima, anzi, incontrò addirittura molti nuovi amici e si trovò anche il ragazzo. Visse così felice e contenta.