Stargirl – Jerry Spinelli

Cari compagni/e,

è da tanto tempo che non leggevo libri belli e coinvolgenti come in questo periodo.

Mi appassionano così tanto che ormai non presto attenzione al numero di pagine giornaliere … mi lascio soltanto trasportare da quello che leggo. Credo che in questo modo sia molto più piacevole e le lettere che poi devo scrivere sul blog vengono fuori con più facilità perché, mentre leggo, penso e ragiono.

Dopo “Sette Volte Gatto” vorrei parlarvi di un altro libro altrettanto stuzzicante: s’intitola “Stargirl” ed è dello scrittore Jerry Spinelli.

Esso parla di una ragazza davvero strana e stravagante che si trasferisce in una scuola dove tutti i ragazzi fanno le stesse cose e si vestono allo stesso modo. Proprio per questo motivo Stargirl (che è il nome della ragazza) viene etichettata un po’ da tutti e, nonostante pochi si azzardino a parlarle, sembra non farci caso.

Infatti lei è veramente un tipo particolare: conosce il compleanno di tutti i ragazzi della scuola, gira sempre con un ukulele a tracolla, ha costantemente il suo topolino sulla spalla e si veste in modo eccentrico.

Le interessa esclusivamente essere se stessa e rendere felice tutte le persone, anche quelle che non conosce o quelle da cui è detestata. La sola persona a essersene resa conto è Leo, il ragazzo che narra la storia, il quale finirà per innamorarsene.

Questo libro mi ha fatto molto ragionare sul problema delle “etichettature” che anche nella nostra classe è molto diffuso e può urtare i più sensibili.

La povera Stargirl, infatti, viene etichettata come un’esibizionista, una svitata e viene esclusa da tutti. L’autore descrive bene il sentimento dei protagonisti, specialmente di Leo che soffre per la sua ragazza e vorrebbe che lei si adattasse e diventasse come tutti gli altri.

Il finale (che non vi posso raccontare), nonostante venga lasciato aperto all’immaginazione del lettore, è davvero tristissimo.

La parte conclusiva inizia in modo infelice, tanto da farmi rimanere di sasso, e si addolcisce solo un briciolo con l’ultima frase, studiata per ridare un minimo di speranza al lettore.

Il libro mi è piaciuto molto, infatti l’ho letto tutto in un fiato e lo consiglio per le forti emozioni che sa infondere.

Tanti saluti a tutti …. MONICA