La storia infinita- Impressioni

Cari compagni,

oggi vi voglio parlare un po’ del libro che sto leggendo.

“La storia infinita” parla di un mondo fantastico che si chiama appunto Fantasia, che viene attaccato dal Nulla. So che può sembrare strano ma è proprio così.

Leggendo questo libro ho imparato a capire cosa intende l’autore per Nulla. È come se si fosse ciechi, non si vede niente, ed è proprio di questo che è fatto questo strano mostro. La cosa più terribile è che inghiotte tutto proprio come un buco nero.

La comparsa di questa minaccia fa ammalare l’Infanta Imperatrice, colei a cui tutte le creature di Fantasia portano rispetto. La sua morte determinerebbe la fine di questo mondo, non molto lontano dal nostro.Così viene scelto Atreiu, un giovane dalla pelle verde, che si mette in viaggio per la Grande Ricerca. Questa consiste nello scoprire la malattia che ha colpito l’Infanta Imperatrice e con essa anche il rimedio per curarla.

Atrieu deve partire disarmato, suo unico scudo e conforto sarà Aurim, Lo Splendore, che sta ad indicare che è al servizio dell’Infanta Imperatrice. Da qui vi dico solo che Atrieu dovrà affrontare un sacco di sfide e dimostrerà di essere degno del suo compito.

Michael Ende, che è l’autore de “La storia infinita”, utilizza una tipologia di scrittura alquanto strana e piuttosto curiosa.

Per esempio quando Atrieu deve dire addio ai Bisolitari, una coppia di gnomi che l’hanno aiutato nella sua Ricerca, Ende scrive “…e così, barcollando sulle loro fragili gambette, se ne andarono, senza neppure voltarsi indietro, ma questa è un’altra storia e si dovrà raccontare un’altra volta…”. La storia, inoltre non parte come la maggior parte dei racconti, per esempio “Era la notte del 10 gennaio quando…”, oppure “In un’epoca ormai lontana nel tempo, abitava…”.

Anzi l’autore interpone una narrazione di ciò che avviene ad un bambino che sta leggendo questo libro, ad una parte di narrazione della storia. Provo a spiegarmi meglio. Questo libro è stato scritto in due colori.

Con l’inchiostro rosso vengono descritte le sensazioni di Bastiano, un bimbo che si è chiuso in una soffitta e che sta leggendo “La storia infinita”.In verde, invece viene raccontata la storia di Fantasia.

È come se nel libro ci fossero due storie.

Potrei dire che questo libro mi sta piacendo molto, ma non direi la verità. Non l’ho ancora cambiato perché sono sicura che riuscirò ad apprezzarlo. Fino ad ieri mi sembrava noioso. Una cosa che non me lo fa apprezzare in pieno è il modo di scrivere utilizzato dall’autore. Non voglio certo criticarlo perché sono consapevole del fatto che scrivere un libro come questo non è una cosa da poco. Il problema è che alla fine di ogni capitolo sembra che la storia stia per finire. Per esempio, quando Atrieu deve raggiungere l’Oracolo Meridionale, sembra che dopo esserci arrivato, finisca la sua Grande Ricerca. Fino a qualche ora fa ero indecisa se cambiarlo o no. Poi sotto il consiglio della prof ho deciso di leggerne altre cinquanta pagine.

Ho proprio fatto bene. La storia inizia ad avere un ritmo più veloce, proprio l’ingrediente che mancava.Bene, voglio infine consigliarvi questo libro, so che pochi avranno il coraggio di leggerlo perché è un po’ lungo, ma in fondo ne vale la pena.

Come altri libri che ho letto, l’inizio è un po’ noioso ma vi esorto a continuare la lettura fino alla fine.Poi come è successo a me, potrebbe non essere il periodo giusto per leggere questo libro ma sono sicura che piacerà a tutti.

Volevo anche fare una domanda a lei, prof. Ma alla fine, Bastiano riuscirà ad entrare nel regno di Fantasia?Secondo me sì perché ad un certo punto le parti scritte in rosso scompaiono, però volevo averne la conferma.

Saluti Michi