La bambina della sesta luna

Cari compagni/e,

volevo parlarvi di un libro che ho letto un po’ di tempo fa che si chiama “La Bambina Della Sesta Luna” ed è stato scritto da Moony Witcher, una giornalista italiana. Esso fa parte di una collana che ne comprende altri quattro, ciascuno di circa 300 pagine, e questo è il primo. Quando uscì nel 2002 o 2003 (non ricordo bene) ebbe grande successo e mi ricordo che attendevo tanto l’arrivo del volume successivo da segnarmi la data sul calendario.

Il libro parla di una bambina di nome Nina, originaria di Mosca, ma che vive in Spagna, dato che i genitori si trasferiscono per lavoro lei rimane sola e va a Venezia nella villa del nonno. Quando arriva però scopre che egli è morto da pochi giorni ed è stato ucciso dal suo nemico Karkon. Allora Nina, aiutata dai suoi amici, scopre il laboratorio segreto del nonno e inizia a studiare alchimia per sconfiggere Karkon e liberare i quattro elementi da lui imprigionati (Acqua,Aria,Terra e Fuoco). Solo così riuscirà a salvare la Sesta Luna, un misterioso pianeta dove vivono strani esseri fatti di pura energia.

Questo libro mi ha sempre appassionato fino ad arrivare al punto di leggerne anche cento pagine al giorno. Nonostante ciò non l’ho mai riletto (cosa piuttosto rara), forse perché mi era piaciuto così tanto da aver paura che rileggendolo non avrei più provato le stesse emozioni così forti e fulminanti, ma anche tenere e piacevoli.

Per me questo libro ha significato il cambiamento dalle favolette per bambini piccoli, che spesso mi leggeva la mamma, ai romanzi e ai fantasy. La capacità di riuscire a leggere un libro così diverso dal solito e così lungo, mi aveva fatto capire che il mondo dei libri è un mondo aperto in cui se volevo potevo trovare tutto ciò che cercavo. Inoltre per me era anche un traguardo e una rivincita personale contro mia cugina. Infatti lei, per il solo fatto di essere più grande faceva la prepotente. Andando a casa sua mi accorsi che anche lei stava leggendo lo stesso libro in contemporanea con me e che lei, pur essendo più grande, era più indietro e aveva delle difficoltà. Per me quella fu l’unica rivincita che ebbi su di lei.

Tornando al libro, ho molto apprezzato lo stile misterioso dell’autrice. L’unica cosa che non sopporto nella sua collana e in tutte le collane è il lasciare in sospeso la fine di ogni libro. Questo perché tutte le volte, quando manca una pagina e tra poco saprai come va a finire, scopri che il finale è nel libro successivo e devi aspettare un anno perché venga pubblicato. Sono sicura che “La Bambina Della Sesta Luna” vi possa piacere e se volete leggerlo ditemelo che lo porto a scuola.

MONICA