La più bella del reame – Ritorno ai miti di infanzia

Cari compagni/e e cara prof,

in queste settimane ho letto un libro che mi ha fatto rispolverare i mie vecchi miti … quelli che tutti avevamo quando eravamo piccoli. Quando ho visto in libreria il titolo di questo libro mi sono tornati in mente tanti intensi ricordi e l’ho comprato senza neppure leggere la trama sul retro-copertina.

Per correttezza devo dirvi che il vero titolo che sopra ho abbreviato è “La più bella del reame: Sissi, imperatrice d’ Austria” ed è stato scritto da Vanna Cercenà pochi anni fa.

Esso faceva parte di una collana di libri storici che narrano la vita (piuttosto romanzata) dei “VIP” del passato come Napoleone, Cleopatra, Alessandro Magno ecc. ecc.

Tornando al discorso precedente devo dirvi che per me Sissi era un vero e proprio mito, nato dal cartone animato che trasmettevano tempo fa in tv e, in seguito, alimentato dal mio viaggio in Austria.

In questo romanzo viene narrata la vita di Sissi da quando aveva dieci anni, al matrimonio con l’imperatore d’ Austria, fino agli spiacevoli eventi che precedettero (ahimè!) la sua orribile morte. Da ciò che ho detto forse si capisce che il finale è molto triste perché, come è scritto anche nel libro, “ … la storia di Sissi non è una fiaba”. Se la storia di una principessa non è una fiaba vuole dire che Sissi, o meglio Elisabetta Amelia Eugenia di Wittelsbach (sembra uno scioglilingua, vero?), era una duchessa ben diversa dalle altre.

Lei infatti odiava tutti i rigori tipici della corte, odiava gli insensati divieti che spesso le erano imposti, odiava vestirsi con enormi e pesanti abitoni a strati e odiava essere sempre al centro dell’attenzione a causa del suo rango. Insomma era molto determinata, aveva un carattere forte, amava essere indipendente e voleva decidere lei della sua vita …. Sarebbe sicuramente vissuta meglio in un’epoca come le nostra invece che a fine ottocento!!

Lo stile dell’autrice, che narra le vicende in prima persona, rende tutto molto più diretto, fa sentire le emozioni della protagonista più vicine al lettore, rendendo ad esso più facile immedesimarsi nella storia.

Inoltre utilizza delle brevi poesie che esprimono meglio i sentimenti che Sissi provava nei suoi momenti di felicità e di dolore o quando si sentiva oppressa dalle regole di corte, come accade a esempio in questi versi:

“Mi sono risvegliata in prigione,

con le mani incatenate

e più che mai nostalgica.

Tu, mia libertà, mi sei stata tolta!…”

Concludo la lettera con questo e vi consiglio vivamente di leggere il libro di cui vi ho parlato perché è molto interessante ed esprime bene tutte le emozioni.

Tanti saluti e baci a tutti

Monica

P.S. Quali erano i miti della vostra infanzia???