Di tutto e di più
Cari compagni,
è un po’ che non scrivo sul blog e devo dire che, quando la prof era ancora ammalata, ho letto un po’ pochino. Così, negli ultimi dieci giorni, ho letto tantissimo per poter recuperare. Adesso ho una marea di cose da raccontarvi.
Prima di tutto, ho finito “Il libro prigioniero” e spero di poterne leggere il seguito. Poi mi sono dedicata alla rilettura de “I liceali”, a cui mi ero appassionata qualche anno fa.
Questo libro racconta la storia di una classe, la 2°A, del famoso liceo Marcantonio Colonna di Roma. In realtà i ragazzi di questa classe sarebbero in quarta superiore ma al classico si parte dalla 4° ginnasio che sarebbe la prima superiore, poi c’è la 5°ginnasio e infine, la 1°, 2°, 3° superiore. Comunque, questi ragazzi si trovano partecipi di un grande intreccio sentimentale i cui protagonisti principali sono Elena e Daniele. La loro è una storia molto difficile e tormentata, fatta di incomprensioni e falsi tradimenti, ma terribilmente romantica. Ma non pensate che questo libro ruoti solo attorno a loro. In esso c’è una parte di ogni ragazzo della 2°A e di tutti gli altri personaggi che appaiono nella storia.
C’è, per esempio, la storia di Margherita e Cristiano che si amano davvero e sono sempre insieme ma che, come tutti gli altri dovranno superare un grande problema. C’è la storia di Pregoni e Jasmine, che mettono in scena un continuo tira e molla da cui entrambi usciranno delusi e afflitti. E c’è la storia di Enrica e Cicerino, professori del liceo, che credono che alla loro età non ci si possa più innamorare, ma dovranno ricredersi. Insomma, ci sono così tante storie, tutte diverse fra loro, che è impossibile che non vi piaccia.
“I liceali” è un libro più per giovani che per adulti ma, a differenza di molti altri in cui ci sono storie d’amore, questo non è solo da ragazze. Infatti tutto ciò che avviene non è raccontato ne dal punto di vista di una ragazza ne da quello di un ragazzo. Sembra che ci sia una voce fuori campo che descrive tutte le avventure dei protagonisti.
Un’altra caratteristica che lo rende accessibile a tutti, è che è scritto in un linguaggio comune, come quello che usiamo tra di noi, non è un libro elaborato e con parole strane, anzi, è molto semplice.Quindi, credo di poterlo consigliare a tutti, leggetelo e non ve ne pentirete, ve lo assicuro, parola di lettrice esperta.
Un altro libro che parla di ragazzi che ho letto in questa settimana è “Gossip Girl”. Questo è ambientato a New York, più precisamente a Manhattan e ancora più precisamente, nell’Upper East Side, uno dei quartieri più ricchi della città.
Sia “I liceali” che questo libro hanno una caratteristica comune: i protagonisti sono ricchi sfondati. É solo che nel primo, è una ricchezza italiana che consiste nell’avere una bella casa, tanti vestiti, in pratica una vita agiata. Mentre, nel secondo, è una ricchezza puramente americana. I ragazzi sono abituati a vivere nei meravigliosi attici degli hotel di super lusso, sono indipendenti anche se hanno solo sedici anni, girano in limousine, ogni giorno hanno un vestito nuovo, partecipano a tutte le feste, hanno almeno tre cellulari, frequentano le scuole più “in”, la loro agenda è sempre piena di eventi mondani ed extra-scolastici. Nella mia testa, i due tipi di ricchezza sono molto diversi, quella italiana è di un bianco opaco mentre quella americana luccica, è di un oro luminescente. Non so bene perché ma le ho sempre immaginate così.
Tornando al libro, “Gossip Girl” racconta la storia di alcuni ragazzi che, pur essendo ricchi, hanno un sacco di problemi: la droga, gli intrecci amorosi, le amicizie, la scuola, ma soprattutto, hanno una reputazione da difendere. Per loro l’immagine è tutto, ad esempio, tra le ragazze del libro ci sono delle vere e proprie lotte per diventare la regina del gruppo, la leader.
È proprio per una rivalità tra due ragazze, che un tempo erano migliori amiche, che tutto inizia ad andare male, tutti i segreti vengono a galla, tutti si ritrovano contro tutti, pur di difendere le loro identità. Ed è così che una ragazza, che resta anonima per tutto il libro, crea un blog sul quale racconta tutto ciò che succede ai ricchi ragazzi dell’Upper East Side.Anche questo libro mi è piaciuto molto, devo però ammettere che è più da femmine.
Consiglio a tutte di leggerlo perché è una storia intrigante che permette di prendersi una pausa dai pesanti tomi che siamo abituate a leggere. D’altronde anche le più accanite lettrici ogni tanto hanno bisogno di una vacanza e credo che “Gossip Girl” sia la migliore vacanza che una lettrice si possa aspettare. Io però vi avviso, ci sono molte storie d’amore ma non aspettatevi del romanticismo.
Ciao, ciao
Miki
Jenny Poletti
29 Marzo 2009 - 10:52 ·Cara Michela,
non conosco i due romanzi di cui parli, ma sono d’accordo con te: ogni tanto anche i lettori più impegnati hanno bisogno di concedersi pause con romanzi leggeri leggeri e senza pretese. L’importante è saper distinguere, accorgersi della differenza. Qui sta la capacità del lettore critico e tu lo sei già!
Anch’io in questo mese di malattia ho letto moltissimo: alcuni libri più impegnativi, altri invece più riposanti. Ho cercato romanzi che fossero anche positivi e ricchi di umanità, con un messaggio ottimistico e rassicurante, visto il mio stato di prostrazione. Una scrittrice che ha questa capacità è Fannie Flagg, l’autrice di “Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop”, di cui forse avrai visto il film. Comunque ti consiglio di leggere anche il romanzo, che tra l’altro è presente nella nostra piccola biblioteca. E’ la storia di un’amicizia molto particolare, ma non voglio dire altro…
Ho letto anche diversi libri di Piumini, alcuni dei quali (Lo stralisco ad esempio) sono così poetici, delicati e lievi che hanno l’effetto di una carezza gentile. Mentre si legge si ha quasi l’impressione di sentire la voce di una mamma che sussurra parole rassicuranti e dolci al suo bambino. Ti consiglio anche questo, soprattutto se hai bisogno di un soffio di poesia.
A presto,
la prof.