Blackout – Donatella Ziliotto
Cara prof.,
adesso sto leggendo un nuovo libro che si intitola “Blackout”. Non è un vero e proprio romanzo, ma è una raccolta di storie di paura di vari autori. L’autrice è Donatella Ziliotto. Più che autrice la considero la curatrice del libro, visto che tutti i racconti sono scritti da scrittori inglesi. Ogni storia tratta un argomento diverso ad esempio: la paura, la premonizione, richiamo da un altro mondo etc.. Sono veramente storie molto belle e tradotte benissimo con un linguaggio molto elevato. Sono veramente soddisfatto di avere preso questo libro perché non è noioso e le storie sono molto avvincenti e ricche di suspance.
Leggendo questo libro ho capito che genere mi piace davvero: giallo/horror. Giallo perché mi piace la suspance e horror perché mi piacciono i finali paurosi e imprevedibili. Voglio dare un consiglio: credo che l’imprevedibilità sia un “ingrediente” molto utile da usare. Il lettore è molto attratto dalla lettura se il racconto che sta leggendo è ricco di suspance e imprevedibilità dei fatti. Naturalmente non a tutti piacciono gli horror o i gialli, comunque è sempre un buon consiglio per scrivere un testo horror o giallo nel lab. di scrittura.
Adesso vi faccio un esempio di storia. Il tema è il buio. Lo scrittore parla di una camera infestata da fantasmi, ma la verità è che è il buio a spaventare gli uomini. Noi esseri umani tendiamo a spiegare tutti i fatti scientificamente, ma invece c’ è qualcosa che va oltre al normale. Ci sono cose che non si possono spiegare e altre che la nostra testa si inventa, ma è normale. Un’altra invece tratta dell’alterazione dei sensi. Un bambino si crea un mondo suo e vede cose che non esistono. Spero che dopo di me lo legga qualcun altro perché merita veramente di essere letto.
Jenny Poletti
5 Gennaio 2009 - 22:03 ·Caro Matteo,
sono molto contenta che il nuovo libro ti appassioni e soprattutto che tu abbia trovato il tuo genere. A questo ppunto scatta il consiglio da prof. Se ti piace l’horror non puoi fare a meno di leggere il maestro, anzi i maestri. Si tratta di Edgar Allan Poe e Lovecraft.
Io personalmente ho letto alcuni racconti di Poe e ho avuto una fifa blu. Pur non amando il genere ero irresistibilmente attratta e dovevo conoscere il finale delle storie agghiaccianti e spaventose narrate con un’abilità e un grado di dettaglio tali da far sentire ogni brivido e ogni piccola emozione dei personaggi fin nelle viscere.
Guardo qui a casa se ho qualcosa, altrimenti ti suggerisco di prendere in prestito il volume “Lo scarabeo d’oro e altri racconti” presso la biblioteca di Bomporto.
La lingua e spesso anche la vicenda non sono semplicissime, ma confido nelle tue capacità, nella tua intuizione e nella nascente passione.
Buona serata e buona lettura,
la prof.