Il diario di Jorg – la trama

Cari amici miei,

oggi vi volevo parlare del mio libro: s’intitola “Il diario di Jorg”.

Questo ragazzino di tredici ha un papà che lavora nelle SS tedesche e una normalissima mamma come le nostre. A Monaco, dove vive lui, ha tantissimi amici e si diverte tanto con loro. Alcuni suoi amici, però non vanno tanto a genio al papà di Jorg. Un suo amico, che un giorno l’aveva invitato a casa sua, gli fece vedere una bellissima biblioteca che aveva dentro alla sua casa. Jorg gli chiese se poteva prendere un libro… ne prese uno a caso che parlava degli ebrei… Suo padre quando vide che stava leggendo quel libro lo mandò in camera sua senza mangiare…. Jorg non capì molto bene il comportamento di suo padre.. pochi giorni dopo Jorg mentre tornava a casa da scuola, vide un ebreo che camminava a passo veloce nella cittadina di Monaco…

Jorg incuriosito lo seguì… l’uomo non notò che Jorg era dietro di lui e continuò la sua strada… l’uomo condusse jorg in una catapecchia..…il ragazzino lo seguì… la casa dentro era tutta diroccata e con delle crepe ovunque… per non sembrare scortese e per non entrare in casa d’altri senza preavviso, jorg si nascose dietro ad un muro… un bambino piccolo uscì dall’appartamento degli ebrei.. e indicò Jorg scovandolo dal suo nascondiglio… l’uomo che pedinava Jorg uscì dalla porta e gli chiese cosa voleva… Jorg gli rispose che vedere degli ebrei in una cittadina come Monaco era piuttosto insolito.. l’uomo annui e lo fece accomodare in casa.. dentro c’era anche la moglie dell’uomo misterioso… Questa fece accomodare l’intrepido Jorg sul divano letto e il ragazzo, incuriosito, le domandò perchè fossero lì invece che in un altro luogo più sicuro.. la signora spiegò che non c’erano posti di lavoro e che erano una delle pochissime famiglie fortunate ebree che venivano a Monaco…

La signora spiegò che erano in una situazione critica e che non sapevano come mantenere il bambino… A Jorg venne un’idea… ogni mattina un camion delle scorte portava a casa sua del latte in polvere e della carne in scatola.. poteva portarne alla famiglia di ebrei.. la mamma e il papà ebrei lo ringraziarono per la cortesia e si salutarono.. il giornno dopo Jorg portò alla famiglia di ebrei tre scatolette di carne e due bustine di latte in polvere.. così fece ogni mattina.. Ma arrivò un giorno che il padre di Jorg, per lavoro, si dovette trasferire ad Auschwitz.. Jorg era molto dispiaciuto di questo.. avrebbe dovuto allontanarsi dai suoi amici e dalla sua amatissima scuola… cercò di fare cambiare idea a suo padre ma senza risultato.. La vita ad Auschwitz era monotona e grigia.. la scuola sembrava uno dei campi di concentramento dove lavorava il padre di Jorg… a proposito..suo padre era da 2 settimane che non tornava a casa..

Jorg con la faccia preoccupata, chiese a sua madre cosa era successo al papà.. La mamma gli disse che praticamente bisognava cosiderarlo morto.. Jorg sbigottito, scoppiò in un pianto straziante.. la mamma lo consolò e gli disse che era andato a combattere i nemici che volevano invadere i campi di concentramento.. Jorg corse in camera sua a piangere.

Era ormai qualche mese che suo padre non tornava a casa e ormai Jorg ci aveva fatto l’abitudune.. non pensava più a suo padre, continuava a vivere la sua triste vita come se non fosse accaduto niente….

Gabriele