Andre…

E poi mi chiedo, perchè doveva capitare proprio a lui ?

E’ sabato 28  settembre, sono all’aeroporto di Monaco, stiamo tornando a Carpi dal viaggio d’istruzione in Polonia…Sara, un amica di 3 E , mi dice di guardare lo schermo del suo cellulare, solo allora mi accorgo di un messaggio: “ Ciao, non so se hai saputo di cio’ che e’ accaduto al cugino della Veronica Boero, la ragazzina di 3 E…Stava andando a scuola in motorino, ha preso una buca e perdendo il controllo e’ volato via dallo scooter, finendo sotto un pullman di studenti; aveva solo 15 anni…una fine davvero tragica!”

Sotto c’era una sua foto con un cuore disegnato con le mani..dissi subito: “ ma questo e’ Andrea Depietri, fratello di Alessia, il campione di ginnastica artistica!!”

Non ci credevo, non potevo crederci. Speravo fosse una di quelle solite stupide catene, ma fu proprio il giorno dopo che la notizia mi travolge. Mi ero appena svegliata, quando riunita tutta la famiglia a colazione, i miei genitori iniziano un discorso che mi tocca davvero il cuore…..”Sai Michi, sabato mattina quando tu eri in aeroporto e’ accaduta una tragedia …”  …..”Si, l’ho saputo, e’ morto il cugino di Veronica Boero, vero? “ Risposi.

Mia madre scosse la testa come per dirmi di no. “ Lo sapevo, era Andrea Depietri”, fecero si…Non riuscii a trattenere le lacrime, mi continuavo a ripetere nella testa : “Non te lo meritavi Andre, eri troppo giovane, troppo campione. Tutti ti vogliamo e vorremo bene, perche’ sai, tu eri , sei e sarai amato da tutti, riuscivi a farti rendere speciale, unico allo stesso tempo…”

Questo pensiero mi accompagna per tutto il week end , lunedi arriva troppo in fretta e mi ritrovo alla messa in suo onore….

La chiesa e’piena di ragazzi e adulti con le lacrime in viso e il volto rosso, prendono posto nella casa di Gesu’, pronti per pregare per Andrea….”Non ce la faro’ e’ piu’ forte di me, piangero’ per tutto il tempo e considerando che mi sono scordata di togliermi la matita dagli occhi, potro’ sembrare facilmente un panda, ma in questi momenti non m’interessa.”

Mi alzo in piedi per pregare, la messa procede e io sto sempre peggio; ogni volta che vedo il volto di Alessia, sua sorella e mia amica, scoppio in lacrime, non so esattamente il motivo, probabilmente perche’ sono abituata a vederla sorridente. Mi fa tenerezza, mi fa riflettere a lungo sulla vita, sulla sfortuna del giovane ragazzo, sul perche’ i nostri genitori si raccomandano tanto di fare attenzione quando usciamo di casa in bicicletta o in motorino…

Facciamo il segno della croce, la messa e’ terminata, finalmente, tiro un piccolo sospiro di sollievo e corro subito incontro ad Alessia, per abbracciarla forte, un abbraccio lungo, in cui si capisce cio’ che si sta provando…. Mi dice piu’ volte di smetterla di piangere, anche se secondo me sa che sono parole inutili.

Vado fuori, nel giardino per prendere una boccata d’aria, vedo un sacco di persone che conosco, le abbraccio…ci trasmettiamo coraggio, perche’ si sa, questo momento e’ difficile per tutti…

Passa appena un giorno e sono gia’ al suo funerale, mercoledi’ pomeriggio alla Patria….vedo solo un mare di gente, mille e ancora mille persone intorno alla palestra, che cercano di entrare inutilmente: possono passare solo parenti , atleti della Patria e alcuni amici…Mi spingono dentro, mi inoltro nella folla, all’interno dell’edificio, prendo posto tra gli altri ragazzi, mi sento sola, anche se in realta’ e’ esattamente l’opposto,..mi sento fuori posto, desolata, come se fossi una formichina infiltrata e sento cio’ ancora di piu’ quando alcuni ragazzi leggono al microfono delle dediche ad Andrea, via che fiumi di lacrime mi rigano il volto….All’improvviso sentiamo un’applauso  emozionante provenire da fuori, mi dirigo verso la porta e vedo palloncini bianchi con attaccato un foglietto con dediche che volavano in cielo, proprio vicino a lui.

Non riesco proprio a fermare le lacrime, mi sento andare a fuoco, sento che dentro di me c’e’ una tristezza che non avevo mai vissuto.

A fine cerimonia portano fuori la bara, la madre dice due parole di ringraziamento… Non appena finisce di parlare, mi dirigo verso la cassa , completamente ricoperta di parole, pensieri e dediche. Prendo il pennarello e in un buchino rimasto scrivo.”Dire che ci mancherai e’ dire davvero poco….ricordati che ti vogliamo bene anche se sei lassu’, arrivederci campione  –Michy-“

Bacio la bara, mi allontano salutandolo per l’ultima volta….difficile da accettare ma reale.

E pensare che molti dicono: “Un uomo in meno sulla terra, una stella in piu’ nel cielo”.

Vero, anche se non ne sono del tutto certa…riflettendo: “Tua madre, Andrea, sabato ti ha salutato prima di andare a scuola…nessuno poteva sapere che sarebbe stato l’ultimo saluto……Riposa in pace, campione.”