La bambinaia francese – Ritorno ai libri seri
Cari compagni,
dopo la pausa dai libri “seri”, sono tornata, del tutto riposata, ai “veri” romanzi.
Il primo che ha riaperto la mia personalissima serie di “letture impegnative” è stato “La bambinaia francese”.
Avevo iniziato a parlarvi di questo libro all’inizio dell’anno, dicendovi che avevo lasciato la lettura incompleta. A dire il vero, quando ho iniziato a leggerlo, non mi ispirava per niente. Poi leggendolo mi sono appassionata sempre di più e mi sono dovuta ricredere.
La storia parla di una bimba che rimane orfana e viene presa in custodia da Celine Varens, una nota ballerina parigina, alla quale già apparteneva uno schiavo nero, donatole da suo marito. Celine tratta i due bambini come suoi figli nonostante ne abbia già una, Adele. Celine, Toussaint, lo schiavo nero e Sophie, la piccola orfana, diventeranno grandi amici e insieme dovranno affrontare numerosi pericoli, tra intrighi d’amore e loschi parenti pronti a rovinarti pur di ottenere un’eredità.
Con questo libro, la Pitzorno è riuscita a farmi entrare nella vita borghese della Parigi dell’Ottocento. Questa storia infatti si svolge tra il 1836 e il 1838.
Leggendo questo romanzo, non solo si vivono straordinarie avventure ma si conoscono anche poeti, scrittori, ballerini e attori di quel tempo che tutt’ora sono famosi. I personaggi fanno spesso riferimento ad artisti di grande fama quali Victor Hugo, che in quegli anni erano solo alle prime armi.
Inoltre, se avessi letto questo libro l’anno scorso, avrei capito meglio gli ideali della Rivoluzione Francese e la situazione in Francia in quel periodo, poichè nel libro se ne parla parecchio. Una cosa strana che ho imparato è che a quell’epoca, i ballerini, i cantanti e gli attori erano disprezzati dai nobili. È strano pensare a quanto sia cambiato il modo di pensare da allora fino a oggi.
Mi è piaciuto molto intrufolarmi nelle vite dei borghesi di allora, di persone che vivevano in un mondo totalmente diverso dal nostro. Scoprire come si stava nell’Ottocento mi ha incuriosito e appassionato, ma sono comunque contenta di vivere nel ventunesimo secolo. Pensate quelle povere donne che ogni mattina dovevano mettersi quell’impalcatura per tenere su strati e strati di gonnellone. Ma per l’amor del cielo… molto meglio un comodo paio di jeans!!!!!!
Questo libro, devo ammetterlo, è quasi riuscito a sradicare dalla prima posizione “Eragon” e tutto il suo seguito, diciamo che se Paolini dovesse deludermi con il quarto libro, “La Bambinaia francese” acquisterebbe automaticamente il primo posto. No, non è vero! Vabbè sono un po’ confusa, vedremo. Vi terrò informati
Ciao ciao
Miki
mariagraziab95
18 Aprile 2009 - 18:40 ·ciao Miky… è davvero bello interessante questo libro. Mi piace da come l’hai descritto e poi mi piace perchè adoro romanzi e love story (anche se sono circa la stessa cosa). Io adesso sto leggendo un altro libro , ma sono quasi alla fine … mi piacerebbe leggere ‘La bambinaia francese’ prima della fine dell’anno. Per finire volevo chiederti una cosa non tanto riguardante il libro ma che comunque hai citato … come mai ti piace così tanto Eragon ? Cosa ti colpisce di quei libri ? ciao MaRy
monicar95
19 Aprile 2009 - 13:58 ·Ciao Miki… il libro di cui parli è uno dei (pochi) libri di Bianca Pitzorno che non ho mai letto …. non so perchè, ma non mi ispira. Su una delle cose che hai detto sono pienamente d’accordo sono tremila volte meglio i nostri adorati jeans rispetto ai gonnelloni,rigidi,ingombranti e pieni di impalcature di ferro.Complimenti per il commento … ci vediamo domani …ora vado a letto stanotte ho dormito troppo poco dopo il “party” di ieri sera !!! XD XD
Tanti baci …. MoNiCa
matteop95
19 Aprile 2009 - 18:50 ·Ciao Mikela!!
Sono contento che ti sia piaciuto il libro. Il commento è sempre molto chiaro e fluido come al solito. Rispecchia prorpio il tuo modo di pensare. quest’ anno ho scoperto che la scrittura ci rappresenta. Dalla tua si capisce che sei una persona con le idee molto chiare in testa… (( al contrario di me…))Ti consiglio però anche di riposarti 1 po’!!!
ciao
By PolLo
valentinar95
19 Aprile 2009 - 21:31 ·Cara miki,
la tua descrizione mi piace molto e anche il libro mi ispira.
Immagino sia scritto in modo fluido e perfetto, visto che l’autrice é Bianca Pitzorno.
Su una delle cose che hai detto nella tua descrizione sono pienamente daccordo con te, che i jeans sono molto ma molto più comodi di quei gonnelloni dell’ottocento.
A presto,
Vale. XD XD
michelap95
27 Aprile 2009 - 19:51 ·Cari Pollo, Mariagrazia, Moni e Vale,
non so davvero da cosa cominciare per rispondervi.
Intanto volevo incoraggiare proprio te, Moni a leggere questo libro perchè credo possa piacerti. Anche Twilight all’inizio non ti ispirava e guarda ora cosa ti è successo!!!!!!
Anche a me non ispirava per niente tant’è che parecchie volte avevo iniziato a leggere “La bambinaia francese” per poi lasciarlo perdere dopo appena venti pagine. Diaciamo che non gli avevo dato nemmeno la possibilità di provare a stupirmi.
Poi volevo rassicurarti, Poletti sul fatto che non ci sei solo tu con le idee confuse. Magari io posso sembrare abbastanza sicura ma dentro la mia testolina ho un disordine terrificante. TE LO ASSICURO!!!!!!!!!!
Ed ora sono arrivata alla tua domanda, Mary, una domanda a cui sono felicissima di rispondere perchè per me è sempre e comunque un piacere parlare di Eragon.
Prima del libro mi ha conquistato il film, non perchè sia particolarmente bello (beh anche questo), ma perchè Eragon è interpretato da un attore che è una meraviglia.
Col tempo la storia ha iniziato a piacermi e ho deciso di leggere il libro. All’inizio è stato complicato perchè molte cose non coincidono tra film e libro ad esempio, lo stesso protagonista nel libro ha i capelli scuri e nel film è biondo con gli occhi chiari, pensa un po’ che differenza!
La cosa che da subito mi ha colpito è che un romanzo così scritto bene e con una storia avvincente sia stato scritto da un ragazzo di soli quindici anni! In quel periodo il mio sogno più grande era quello di poter scrivere un libro entro il mio diciottesimo compleanno e Paolini era la prova vivente che il sogno si poteva avverare. Questo mi ha fatto affezzionare ancora di più al libro e al suo autore, mi piaceva credere che lui fosse la mia copia al maschile, nato qualche anno prima ma con gli stesi interessi ed ambizioni. Pensate se fra qualche anno, nel pieno della vostra adolescenza, vi capitasse di legger un mio libro, non sarebbe strano??????
La terza cosa che mi piace del libro è la storia e i suoi personaggi.
Di solito i racconti con draghi, cavalieri, regni da salvare, tiranni, belle donzelle, sono da maschi e devo dire che è un genere che non mi soddisfa granchè sopprattutto perchè, prima di leggere questo libro, odiavo tutte le storie con dei draghi, anzi, non “odiavo” ma “odio” a parte, ovviamente “Eragon”.
Questa mia “conversione” è sicuramente data dal fatto che in questo romanzo sono riuscita a capire meglio la “leggendarietà” dei draghi, cioè, se prima mi sembravano creature insignificanti e comunque solo inventate, nel suo libro Paolini riesce a dare l’importanza giusta ai draghi e si comprende bene perchè erano considerate creature sacre e grandiose. Non so come spiegarlo bene ma, se per me, prima, i draghi erano solo delle sanguinarie macchine da guerra, adesso sono creature enigmatiche, dotate di ragione, di parola anche se solo col proprio Cavaliere, e tanti altri staordinari poteri.
Inoltre in questo racconto c’è un tale miscuglio di generi che non può che piacerti e intrigarti.
Un’altra cosa che mi ha conquistato da subito è la presenza di una cartina. Dovete sepere che io amo e dico AMO i libri con le cartine. Così mentre leggo posso controllare il percorso che si sta descrivendo e quetsa è la cosa che più mi piace fare durante la lettura, per me è una cosa troppo emozionante leggere e poi verificare che il percorso è ralmente quello, rimango sempre meravigliata quando posso farlo. Anche dopo parecchie volte che ho riletto “Eragon” e conosco ormai il percorso a memoria mi piace controllare la carta comunque.
Per ora ho trovato solo due libri con questa caratteristica, “Eragon” e tutto il suo seguito e “Il Signore degli Anelli” e credo che questi due mi rimarranno nel cuore per sempre.
Mari, penso che potrei andare avanti all’infinito a raccontarti perchè mi piace questo libro poichè più ci penso e più trovo dei motivi. Ho troppi ricordi che mi legano ad esso e soprattutto tante riflessioni a cui mi ha portato, troppe emmozioni provate e troppi nuovi amici immaginari conosciuti, ho vissuto troppe avventure con loro per potermene dimenticare in fretta e credo infatti che ciò non succedrà mai.
In pratica questo libro per me è perfetto.
E stavo pensando giusto ora a quella domanda “Cosa porteresti con te su un’isola deserta?”. È sempre stata una domanda a cui non ho mai saputo rispondere ma ora credo di aver capito, sepotessi scegliere un oggetto porterei sicuramente “Eragon” perchè mi regala sempre tantissime emozioni, diverse ogni volta che lo leggo.
Spero che anche voi troviate prima o poi un libro che vi faccia questo effetto.
Ciao
Miki
monicar95
28 Aprile 2009 - 20:29 ·Cavolo Miki, come fai a scrivere così bene, in modo così scorrevole e con così tante tesi a favore di quello che dici senza diventare noiosa e senza contraddirti!!!
Complimenti sei davvere bravissima!!!
Tanti baci
Monica
P.S. Se ci tieni proverò anch’io a leggere “La bambinaia francese”
michelap95
29 Aprile 2009 - 21:02 ·Cara Moni,
grazie per tutti questi tuoi complimenti, ma è tutto merito del libro di cui parlo, infatti mi ha anche fatto vincere il concorso!!!!!!
Comunque a me piacerebbe molto se leggessi “La bambinaia francese” ma devi decidere tu, non puoi leggerlo solo per farmi un piacere. Nel caso in cui non ti piacesse mi sentirei in colpa per averti fatto sprecare tempo.
Fammi sapere, io posso sempre prestartelo
Ciao
Michi