Bar Sport 2000 – Il ritorno
Ciao ragazzi !
Come va ? Io sto meglio e lunedì tornerò a scuola!
Oggi sono qui per parlarvi del bar detto “peso” e dei suoi meravigliosi drink come:
I cocktail pesi: una tazzina di caffè, un bicchiere di cognac, un bicchiere di grappa, tre mestoli di minestra di fagioli, pepe, peperoncino, noce moscata (è meglio se la guarnite con una baionetta).
Questi sono tra i cocktail più comuni ma ce ne sono altri come: gli Scrocca-e-via di cui vi consiglio “1/4 di gas liquido di accendino” oppure il mio preferito: Cinque puntine da disegno, Cinque pastiglie di barbiturici (e se lo volete più dolce guarnire con un biglietto d’addio), non dite però “posso avere un baby liscio” perché il barista vi scambierà per un pedofilo e vi ammazzerà di botte e voi non avrete il vostro whisky.
Oltre ad alcuni drink non dovete chiedere dove si trova il bagno perché è molto probabile che il barista vi manderà dove si trova il suo rot weiler assetato di sangue che non vi farà passare dei buoni momenti, oppure semplicemente vi farà andare a far pipì da suo cugino (che è sempre ubriaco e vi farà la pipì addosso) o vi manderà dal benzinaio di fronte per farvi andare in bagno.
Ma ora parliamo di altri bar. Quelli che si trovano in montagna per esempio, sono costruiti con una pendenza tale che i tavoli e le tazzine sono stati inchiodati al terreno. Qui non chiedete dolci o dessert tipici: vi porteranno solo la Polungona (parente stretta della Luisona ma 10 volte più letale).
Ora vi elencherò non gli ingredienti, ma le sostanze adoperate per preparare la Polungona:
farina di castagne, burro, ghiaia, mascarpone, arsenico (che gli dà quello spiccato sapore di mandorle amare), miele, ricotta, la squisita e raffinata colla di pesce, segatura e il tutto è guarnito con dei deliziosi (ma mummificati) canditi delle nozze di Gaetano, il vecchietto del bar che si sposò nel lontano 1939; per mangiare la squisita ma letale Polungona c’è bisogno della formula fisica del fisico Ferdy che morì nell’intento di dimostrare la sua ipotesi, la formula si scrive:
HM1 PAL=2400 HM PAN
La formula qui scritta sta a significare che riuscire a masticare una fetta di Polungona è uguale a mangiare 2400 panettoni (tutti quanti insieme).
matteop95
7 Febbraio 2009 - 23:27 ·Ciao Marco!! Ho letto la tua lettera.
Se posso permettermi, vorrei darti qualche consiglio, perchè ho visto che il commento non è molto articolato. Per prima cosa ti consiglio di non scrivere commenti del genere, dove scrivi gli ingredienti. é molto noioso da leggere per il lettore ((che in questo caso sono io)). Hai fatto una specie di riassunto, noioso, e non inserisci commenti personali. Non sei l’unico che riassume molto, quindi ti consiglio di inserire commenti personali. Mi meraviglio che ancora tu non sia ancora riuscito a inserirne. A me viene molto naturale farlo. Se vai a leggere le mie lettere ti accorgi che quasi tutta la lettera è praticamente un grande commento personale. Poche volte riassumo quello che ho letto. Certe volte non scrivo neanche un riassunto, ma cerco di soffermarmi su quello che il libro vuole trasmettere al lettore non al contenuto.
Ricordati, fermati sempre sul messaggio che lo scrittore vuole trasmettere. Ponitelo come obiettivo per il secondo quadrimestre. E poi ricordati che i libri hanno un senso, cioè non devi leggerli tanto per leggere ma imparare. Gli unici libri che non insegnano niente sono le cronache rosa (( ske…)) Seriamente: le cronache rosa servono a stuzzicare la fantasia e la sensibilità di una persona. L’ unica cosa è che le cronache rosa evocano nelle ragazze (( le lettrici più appassionate di questo genere)) un’energia speciale che dà la forza di vivere, capisci cosa può significare un libro?? Può esprimere sensazioni e emozioni.
Come dice la prof., la scrittura serve proprio a questo: scrivere quello che uno non vuole dire a voce e soprattutto per sfogarsi. Mi raccomando Marco, pensaci bene, rifletti su quello che leggi, soffermati sul messaggio. Ce la puoi fare. In bocca al lupo….xd xd
By PoLlo