Una giornata di bip
Avete presente una giornata nella quale non ve ne va dritta una e vi va di tirare ciabattate al primo che vi rompe le scatole?
Beh, oggi venerdì 1 febbraio primo giorno del secondo quadrimestre lo è stata.
Per prima cosa mi sono svegliato alle 7 e 20 e sembravo uno zombie, con delle occhiaie che più viola di così non si erano mai viste, e gli occhi stralunati come uno che non capisce una mazza. E appena il cane inizia a salutarmi rischio di pestarlo perché non lo vedo nemmeno. Poi faccio colazione e non riconosco nemmeno cosa mangio, sbatto una tazza colma di latte nel microonde e ficco il tempo a due minuti. Divoro due o tre biscotti e guardo la cartella e il mio cervello non si decide se portarmi dietro la borsa di palestra o no e poi decide, a dire la verità ero così stralunato che neanche ho capito cosa ha deciso finché non mi sono trovato senza volere lo zaino di motoria sulle spalle insieme all’altro standard.
Volo a scuola in bici e salgo di corsa le scale pensando di essere in mega ritardo. Poi alla fine mi accorgo che non era nemmeno suonata la seconda campanella. Poi il mio cervello si spegne. E si riaccende alle Rodari mentre sono lì che ho beccato (per sbaglio) la Maddy in testa con una palla medica e un secondo dopo c’ è già Manu a strangolarmi e sono così stralunato che non capisco che mi vuole ammazzare finché non lo vedo lì che mi strangola in stile Homer Simpson.
Ma non è ancora finita, perché uno stress incontrollabile mi assale: NON HO IL LIBRO DI INGLESE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Primo pensiero: nota. Secondo pensiero: 4. Terzo pensiero:3. Poi alla fine a prof Storchi glielo dico subito e saltano per fortuna tutti e tre gli incubi. Nel mio povero cervello appannato un solo pensiero passa: “Grazie al cielo”. Non è ancora finita questa stupida giornata ma sono così giù che sapete cosa dico? Buona notte!