4 teens, no Gravity

Non ci pensavo,

ai regali che ti fa l’adolescenza,

solo ora mi accorgo che i ragazzi come me possiedono

la capacità di camminare levitando

Non ho ali, eppure mi sollevo

dal prato in cui giocavo da piccola

mentre la me bambina mi trattiene

come se fossi un aquilone

Nel cielo sopra di me c’è il mondo degli adulti.

Da lassù mia madre mi porge una mano.

Anche altre mani si protendono.

Ma non riesco ad afferrarne nessuna.

Torna la gravità, con nuove domande.

Lasciare la scuola per il lavoro, i compagni per i colleghi, gli amici per la famiglia?

La bambina sotto di me cede,

le mani si ritraggono deluse.

Resto sospesa, mi sorreggono fili di purissimo platino.

non ne capisco l’importanza. Mi sfugge la preziosità di questo ponte etereo.

Perché non posso spiccare il volo dimenticando il prato e arrivando al cielo.

Perché ci viene negato così a lungo il dono della gravità, le ali che ci separano dalla certezza?