Io speriamo che me la cavo – L’incubo dei prof. d’italiano

Ciao ragazzi!

Sono qui per parlarvi di un libro divertente al 100%, che si intitola “Io speriamo che me la cavo” a cura di Marcello D’Orta che è un maestro elementare napoletano, che in questo libro ha raccolto più di 60 temi di ragazzi napoletani; tutti frequentano la quinta elementare.

Il libro è un po’ vecchio quindi non so se lo troverete nelle librerie, ma sono sicuro che in biblioteca sicuramente ce ne sarà qualche copia, comunque se non lo trovate nemmeno lì posso prestarvelo io.

Ma tornando al libro, questa raccolta di testi è completamente sgrammaticata da cima a fondo e con frasi che non hanno senso (ma credo che in napoletano ce l’abbiano) come: “L’estate l’ho trascorsa quest’estate”, “La svizzera è un piccolo paese dell’Europa che si afacia sulla Svizzera, l’Italia, la Germania e la Svizzera”, ma anche i nomi dei piatti non sono il cavallo da battaglia di questi bambini: “Fasuli, brodo di purpo, purpo, aulive, chiapparelli, zuppa di carnacotta, raù, vermicelli aglio e ouglio (sarebbe l’olio, per chi non l’avesse capito), sufritto, piselli, ova, pasta crisciutta, carcioffoli, murtadella, friarelli, purpette, saciccie, sangue di puorco, puorco e cachissi”.

Anche se la grammatica è presente come i funghi nel deserto questo libro è pieno di humor involontario, coloratissimo e divertentissimo allo stesso tempo e sono sicuro che ogni insegnante di italiano che leggesse questo libro avrebbe da subito un infarto, diventerebbe cieco e i capelli prenderebbero quel colore bianco- grigio di un novantenne… ma tranquilli stavo scherzando (in parte), chiunque leggesse questo libro si contorcerebbe dalle risate subito dopo le prime dieci pagine.

Lo consiglierei a coloro che hanno voglia di leggere libri divertenti e strani allo stesso tempo (un po’ come me) e spero che (quando lo leggerete ) vi piaccia molto come sta piacendo a me.

Ciao!

Marco.