Diana Cupido e il Commendatore
Cara prof e cari compagni,
oggi vi vorrei proprio parlare del fantastico libro che sto leggendo.
S’intitola “Diana, Cupido e il Commendatore” e narra la storia di una ragazzina chiamata Diana, la quale ha un nonno, il Commendatore, che è un uomo ricco, avaro e prepotente. Purtroppo però è scoppiato un litigio tra la madre di Diana e il Commendatore, causato da Cupido, il dio dell’amore. Ma adesso la madre è costretta a chiedere ospitalità per sé e le sue figlie proprio al vecchio avaraccio.
Continuerei volentieri, ma lascio a voi…scoprire il finale.
L’autrice è Bianca Pitzorno, ed è il suo secondo libro che leggo. Il suo modo di scrivere mi piace molto.Nei suoi romanzi sceglie come protagonisti sempre dei bambini, infatti in questo caso la protagonista è una ragazzina di undici anni e mezzo, che presto andrà in seconda media.
Quando leggo, il luogo che amo di più di tutti è la mia camera. Prendo con me tutto l’occorrente, cioè una montagna di cuscini, il mio caldissimo panno e la grande voglia di sapere come continua il libro che sto leggendo. Lo apro, e da quel preciso momento, partono i miei viaggi con l’immaginazione in un nuovo mondo. Inizia il silenzio più profondo e l’unica cosa su cui sono concentrata è il libro. Alla fine della lettura, e quindi alla conclusione di tutto il libro, mi rimangono molto impresse le immagini più significative, che più mi hanno colpito. Grazie alla lettura, ho imparato molte parole nuove, che prima non conoscevo.
Infatti, anche la mia professoressa di italiano mi ha detto che nella scrittura sono migliorata e tutto questo lo devo solamente alla lettura.
Questo libro mi fa riflettere sul fatto che in famiglia non bisogna essere avari e prepotenti, ma che bisogna volersi bene.
Prof, lei ha mai letto questo libro?
Se sì, le è piaciuto?
Aspetto al più presto una sua risposta.
Con affetto
La vostra Vale.
monicar95
29 Novembre 2008 - 18:54 ·Cara Valentina,
ho letto anch’io questo libro ed è proprio merito suo se mi sono tanto appassionata a Bianca Pitzorno.Sono contenta di vedere che c’ è qualcuno che condivide la mia passione.Mi viene una grande voglia di mare quando penso a quel libro, perchè la prima volta che lo ho letto ero in spiaggia.Ho iniziato a sfogliarlo che erano quasi le due e quando ho alzato gli occhi stava già tramontando il sole(e anche il libro era agli ultimi)!Riguardo ai miei metodi di lettura sono pienamente d’ accordo con te! Mi piace moltissimo leggere sul mio bel lettone, magari anche sotto le coperte al calduccio,con uno spuntino nei paraggi, nel caso mi venisse un attacco di fame (cosa piuttosto frequente anche se non sembra).Io poi sono anche piuttosto fortunata, perchè non soffro di mal di stomaco e così invece che annoiarmi per ore nei lunghi tragittiin auto, “viaggio” con la fantasia.
E tu riesci a leggere in automobile?
C’è un libro che ti ricorda in modo particolare un posto?
Tanti baci
MONICA.
Jenny Poletti
30 Novembre 2008 - 22:39 ·Cara Valentina,
ho letto il romanzo di cui parli e mi ha divertito e coinvolto. Se continuiamo a parlare di questa scrittrice sul blog, direi che fra un po’ la contatto e non potrà rifiutare un nostro invito a scuola. Cosa ne dici?
Anch’io amo il silenzio assoluto quando leggo. Mi piace stare in casa, ma il posto migliore per me è stato un muretto a secco in mezzo ad un vigneto nella mia terra d’origine, la Valtellinaa (a chi avesse guardato, la scena sarebbe di sicuro apparsa singolare: una ragazzina di 12 anni tutte le volte con un diverso tomone in mano, nascosta come una contrabbandiera).
Comunque anche un prato qualsiasi va bene. Insomma, mi piace molto leggere all’aperto. Ma in generale leggo ovunque e in qualsiasi momento. Anzi, devo avere con me minimo tre libri anche se esco per due ore: mio marito infatti mi prende sempre in giro e sono nota in tutta la famiglia per i miei zaini spezzaschiena.
Leggo anche in macchina, anzi, ho l’abitudine di intrattenere mio marito quando guida con la lettura ad alta voce.
Voi leggete mai ad alta voce a qualcuno? Oppure ascoltate mai qualcuno che lo fa per voi? Vi piacerebbe?
A dopodomani,
la prof.
valentinar95
1 Dicembre 2008 - 22:39 ·Cara Monica,
anche io ho la fortuna di riuscire a leggere in automobile,infatti a volte prendo con me un buon libro da leggere mentre sono in viaggio, e così il tempo passa senza che io me ne accorga.
Un libro che mi ricorda particolarmente un posto é quello che ho letto durante le vacnze estive: “La ragazza che toccò le nuvole”.
Durante la mattinata adoravo andare in spiaggia e mettermi sotto l’ombrellone, rilassandomi, a leggerlo.
Ti é mai capitato di leggerlo?
Un sacco di saluti,
Valentina.
monicar95
6 Dicembre 2008 - 16:06 ·Cara Vale,
scusa se ti rispondo con così tanto ritardo.Volevo dirti che non ho mai letto”La ragazza che toccò le nuvole”,ma se mi dici che ti è piaciuto lo prenderò in considerazione.Scusa ancora e tanto baci,
Monica